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giovedì 9 maggio 2024

👔Tessuti e lavatrice: come farli durare di più

Avrete un indumento portafortuna (felpa, maglietta, ecc...) e vorreste certamente averla con voi sempre pulita e morbida. Vediamo insieme alcuni consigli pratici per far durare più a lungo tutti i vostri capi preservando anche il buon funzionamento della lavatrice.


La lavatrice è un elettrodomestico indispensabile per la pulizia dei nostri vestiti, ma può anche essere un'arma a doppio taglio se non utilizzata correttamente. I lavaggi troppo frequenti, le temperature troppo elevate e l'uso di detersivi troppo aggressivi possono infatti danneggiare i tessuti, facendoli sbiadire, restringersi o addirittura strapparsi.

Ecco alcuni consigli per far durare più a lungo i tessuti in lavatrice:
  • Leggi sempre l'etichetta dei capi. Ogni tessuto ha le sue esigenze di lavaggio, quindi è importante rispettarle per evitare di rovinarlo.
  • Non sovraccaricare la lavatrice. Quando la lavatrice è troppo piena, i capi non si lavano bene e partecipano al danneggiamento della lavatrice.
  • Usa acqua fredda o tiepida. L'acqua calda può danneggiare i tessuti, soprattutto quelli delicati (lana e seta).
  • Usa un detersivo appropriato. I detersivi troppo aggressivi (candeggina classica) possono rovinare i tessuti.
Ecco alcuni consigli specifici per alcuni tipi di tessuti:
  • Cotone: il cotone è un tessuto resistente, ma può restringersi se lavato ad alte temperature. Usa acqua fredda o calda (max 60°C) e un detersivo delicato.
  • Lino: il lino è un tessuto naturale che si stropiccia facilmente. Per evitare che si sgualcisca, asciuga i capi all'aria aperta e stirali quando sono ancora leggermente umidi.
  • Seta: la seta è un tessuto delicato che va lavato a mano o in lavatrice con un programma delicato. Usa un detersivo specifico per la seta.
  • Lana: la lana è un tessuto caldo e confortevole perché termoregolatore e traspirante, ma può restringersi se lavato ad alte temperature e centrifugato al alte velocità di rotazione (>800 giri/min). Usa acqua fredda o tiepida (max 30°C) e un detersivo specifico per la lana.
  • Poliestere: il poliestere è un tessuto sintetico e resistente che non si restringe. Puoi lavarlo in lavatrice con un programma normale ma centrifugato a non più di 800 giri/min.
Inoltre, i veri esperti e tecnici della pulizia dei capi consigliano sempre i seguenti prodotti:
  • Percarbonato di sodio (Na2CO3·1.5H2O2) detto anche candeggina ecologica - In sostituzione della candeggina classica, più economica ma altamente inquinante ed irritante per le pelli più delicate, da usare su tutti i capi (bianchi e colorati) per sbiancare ed igienizzare in modo ecocompatibile e delicato i tessuti. Inoltre, il prodotto viene utilizzato in diverse applicazioni: pulire superfici non porose (piastrelle, fornelli e sanitari) e igienizzare piatti nella lavastoviglie.
  • Acido citrico (C6H8O7) - Da usare come ammorbidente biodegradabile ed ecosolubile non lasciando residui sulla pelle. Inoltre, il prodotto viene utilizzato in diverse applicazioni: pulizia vetri e superfici dure, anticalcare ed igienizzante per bagno, cucina ed elettrodomestici, come brillantante per lavastoviglie.
  • Lisciva - Ecodetersivo per capi resistenti composto da una miscela di ingredienti attivi naturali: Percarbonato, sapone Marsiglia e Acido Citrico per detergere anche lo sporco più difficile senza lasciare residui tossici. Non contiene composti di fosforo e sbiancanti ottici assicurando un lavaggio più ecologico e rispettoso delle pelli più sensibili.

Concludiamo con una breve riflessione a riguardo dell'asciugatrice: è un elettrodomestico quasi indispensabile in certe condizioni (casa piccola e male esposta al sole, famiglia numerosa, ecc...) soprattutto se vogliamo donare ai nostri capi la massima morbidezza e profumazione, praticamente sembrano rigenerati come se fossero appena stati acquistati! D'altro canto bisogna fare molta attenzione perché, se usata male, l'asciugatrice può restringere i tessuti o addirittura danneggiarli.

Con questi semplici consigli, potrai far durare più a lungo i tuoi vestiti/lavatrice e risparmiare sia denaro che fatica nello stirare i capi evitando il fastidio di ingombranti stendibiancheria ed ambienti umidi soggetti a muffe.


Spero con questo post di avervi incuriosito a continuare la lettura della mia pagina dedicata ai TESSUTI.

venerdì 3 maggio 2024

✏️7 regole d'oro per un logo efficace

Un logo efficace è un elemento fondamentale per qualsiasi azienda o brand. È la sua immagine, la sua identità visiva, e deve essere in grado di comunicare i valori e il messaggio del marchio in modo immediato e memorabile. Vediamo le 7 regole d'oro per un logo efficace!

Creare un logo efficace non è sempre facile, ma seguendo alcune semplici regole si può aumentare notevolmente le possibilità di successo.

Ecco 7 consigli da tenere a mente:
  1. Rappresentatività: il logo deve essere coerente con l'identità ed i valori del brand quindi deve suscitare sensazioni di forza e fiducia.
  2. Memorabilità: il logo deve essere memorabile e sempre leggibile per rimanere impresso nella mente delle persone per più tempo possibile senza seguire le mode del momento.
  3. Originalità: il logo deve essere originale e distinguersi dalla concorrenza. Evitare di copiare i loghi di altre aziende o di utilizzare motivi grafici scontati o troppo usati.
  4. Semplicità: un logo deve essere semplice e di immediata comprensione. Evitare i design troppo complessi o carichi di dettagli, che potrebbero risultare confusi e poco memorabili.
  5. Spendibilità: il logo deve essere facilmente riconoscibile anche a piccole dimensioni o da lontano e deve poter essere utilizzato su una varietà di contesti e supporti, come carta, schermi digitali, abbigliamento, merchandising e punti vendita.
  6. Sobrietà: il logo deve utilizzare al massimo tre colori ed al massimo due font.
  7. Positività/negatività: il logo deve poter funzionare anche con un solo colore.

Oltre a queste 7 regole, è importante anche scegliere i colori giusti per il logo. I colori dovrebbero essere evocativi e trasmettere il messaggio desiderato. Ad esempio, il blu è spesso associato a fiducia e sicurezza, mentre il rosso è associato all'energia e all'eccitazione.

Inoltre, è importante ricordare che un logo è solo un elemento dell'identità di un brand. Per avere successo, un logo deve essere supportato da una strategia di branding efficace che includa una comunicazione coerente su tutti i canali.

Infine, si consiglia sempre di disegnare il logo con matita e carta prima di lavorare al computer, sul quale andrà comunque realizzato in modo esecutivo per renderlo fruibile nei vari contesti.

Segui queste semplici regole e sarai sulla buona strada per creare un logo efficace che aiuterà il tuo brand a distinguersi e a prosperare.


Spero con questo post di avervi incuriosito a continuare con la lettura delle tre pagine dedicate al disegno tecnico (DIS#1DIS#2 e DIS#3), nonché di quella dedicata alla GRAFICA digitale, tratte del mio website di formazione tecnologica: bit.ly/ProfingCAD.

mercoledì 27 marzo 2024

🧑‍💻Tecnologia nella tesina finale: guida terza media

Sei alle prese con la stesura della tua tesina di terza media e stai cercando spunti per collegare Tecnologia alle altre materie? Niente panico! In questo post troverai alcuni suggerimenti per creare collegamenti efficaci ed originali.


Prima di tutto, un passo indietro:
  • Cos'è la Tecnologia? La Tecnologia è la disciplina che si occupa di tutto il processo necessario per la trasformazione delle materie prime in beni o servizi che soddisfino i bisogni dell'uomo. È una materia davvero trasversale che si interseca con diverse discipline: dalla Storia all'Arte, dalla Letteratura alla Scienza... "La scienza di oggi è la tecnologia di domani", Edward Teller (1908 - 2003). In buona sostanza, la tecnologia utilizza la scienza per risolvere un problema o per creare un prodotto. Probabilmente ti piacciono molto i film come IRON MAN oppure già hai alcuni gadget e aggeggi, come i più recenti 📱smartphone (tipico esempio di convergenza tecnologica) e 🎮videogiochi per le utilissime console; ebbene, si tratta di prodotti di tecnologia. La tecnologia è costituita da tutte quelle cose "nuove" che la scienza permette alle persone di fare e creare: auto, tecniche chirurgiche, computer, robot, strumenti di comunicazione, ecc... Dal momento che la scienza è in continuo progresso, lo è anche la tecnologia. Più gli scienziati imparano, più ci aiutano ad utilizzare la tecnologia per creare uno sviluppo (miglioramento continuo 改善) che sia sempre più sostenibile! Il futuro della tecnologia, in alcuni ambiti, è già presente: occhio o arti bionici, reborn, domotica, androidi caregiver, schermo interattivo trasparente, stampante 3D/4D, irrigazioni a comando remoto, chirurgia a distanza con la robotica, AI, 5G, IoT, AR, VR, metaverso, eduverso, computer quantistici, ecc...
  • Qual è l'obiettivo della tesina? La tesina finale è un elaborato che dimostra la vostra capacità di analizzare un argomento complesso da collegare nelle diverse discipline e di esporre le vostre conoscenze in modo chiaro e conciso. A tal proposito, bisogna evitare di riportare in tesina formule matematiche o dettagli disciplinari troppo specifici che risulterebbero difficilmente comprensibili a tutta la commissione di prof. che vi sta ascoltando. Inoltre, ricordate che avete un tempo alquanto limitato (circa 20 min.) per illustrare il vostro intero lavoro quindi preparatevi bene illustrando una bella mappa mentale (ad es. con Canva) e ripetendo più volte, possibilmente ad alta voce, il vostro discorso dosando opportunamente pause e frasi di collegamento tra le varie discipline delle quali la prima sarà quella per voi più importante in relazione al macro-argomento scelto. Infine, tenete a mente che molto spesso il vostro colloquio inizierà rispondendo alla seguente domanda fatta dal Dirigente Scolastico: "Perché hai scelto di trattare questo determinato argomento?". Ovviamente preparate sapientemente la relativa risposta che spezzerà la tensione iniziale dando dimostrazione della vostra personalità e spirito critico.

Ecco alcuni consigli per creare collegamenti efficaci per Tecnologia:

  1. Scegli un argomento che ti appassiona. La passione è contagiosa e renderà la vostra tesina più interessante e coinvolgente.
  2. Individua il giusto ordine per collegare tutte le materie al tuo argomento. Per esempio, se scegli di parlare dell'intelligenza artificiale, potresti collegarlo all'informatica, alla matematica e all'educazione civica.
  3. Rifletti su come la Tecnologia ha influenzato il tuo argomento. Pensa al modo in cui la tecnologia ha cambiato il mondo nel tempo e come ha contribuito allo sviluppo della conoscenza.
  4. Usa esempi concreti. Per rendere la tua tesina più interessante, la puoi arricchire con esempi concreti di applicazioni tecnologiche.
  5. Sii creativo! Non aver paura di uscire dagli schemi e di proporre collegamenti originali che ovviamente andranno opportunamente approfonditi.

Ecco alcuni esempi di collegamenti per Tecnologia:

Storia:
  • L'evoluzione della tecnologia nel corso del tempo.
  • L'impatto della tecnologia sulle guerre e sulle rivoluzioni (es. Comunicazione).
  • Il ruolo della tecnologia nello sviluppo della società (es. 4 rivoluzioni industriali).

Arte:
  • La tecnologia come strumento di espressione artistica (es. tavoletta grafica).
  • L'influenza della tecnologia sull'arte e sull'architettura (es. tecniche di conservazione dei beni).
  • La nascita di nuove forme d'arte grazie alla tecnologia (es. danza con luci neon e LED).

Letteratura:
  • La rappresentazione della tecnologia nella letteratura (es. 1984 di George Orwell).
  • Il ruolo della tecnologia nella comunicazione e nell'interazione umana.
  • I rischi e le opportunità della tecnologia nella società (es. cybersecurity e cyberbullismo).

Scienza:
  • Le applicazioni della tecnologia in ambito scientifico (es. nuovi materiali).
  • I progressi scientifici grazie alla tecnologia (es. conoscenza dello spazio).
  • Le sfide etiche della tecnologia in campo scientifico (es. applicazioni forensi).

Questi sono solo alcuni spunti per creare collegamenti efficaci alla Tecnologia nella vostra tesina finale. Sono sicuro che, con un po' di impegno e creatività, riuscirete a realizzare un elaborato originale e interessante.

Resto a disposizione dei miei alunni per fornire consigli, approfondimenti e suggerimenti più specifici solo dopo che sono stati definiti ed approvati tutti gli "argomenti centrali" da parte del Coordinatore di Classe ossia di tutto il Consiglio di Classe.

In bocca al lupo e buona ricerca!


Spero con questo post di avervi incuriosito a continuare la lettura della mia pagina dedicata alla TECNOLOGIA.

 


P.S. Ecco alcuni link utili per trovare ulteriori spunti:

domenica 24 marzo 2024

🕑ANALOGICO vs 🖥️DIGITALE: l'informazione si evolve

Analogico e Digitale: quante volte abbiamo sentito parlare di questi termini? Proviamo a definirli bene mettendone in evidenza la differenza e la loro importanza nell'evoluzione storica e tecnologica che interessa ancora tutt'oggi molti strumenti di uso comune: musica, fotografia, TV, elettronica, ecc...

I termini "analogico" e "digitale" sono spesso utilizzati per descrivere due diversi modi di rappresentare l'informazione. L'analogico è un sistema in cui l'informazione è rappresentata da una grandezza fisica che può assumere qualsiasi valore in un certo intervallo. Il digitale, invece, è un sistema in cui l'informazione è rappresentata da una serie di valori discreti ossia finiti.

La differenza tra analogico e digitale

La differenza fondamentale tra analogico e digitale è che l'analogico è un sistema continuo, mentre il digitale è un sistema discreto. In termini pratici, ciò significa che l'analogico è in grado di rappresentare l'informazione in modo più preciso del digitale. Ad esempio, un segnale audio analogico può rappresentare la forma d'onda del suono con una precisione infinita, mentre un segnale audio digitale può rappresentare solo un numero finito di campioni del suono. Continua... 💿Hi-Res Audio - Riproduzione sonora audiofila anche a basso costo.

Tuttavia, il digitale ha alcuni vantaggi rispetto all'analogico. Innanzitutto, il digitale è più facile da elaborare ed archiviare. In secondo luogo, il digitale è meno suscettibile al rumore.

L'evoluzione storica dell'analogico e del digitale

L'analogico è il sistema di rappresentazione dell'informazione più antico. È stato utilizzato per secoli per rappresentare una varietà di informazioni, tra cui il suono, l'immagine, il movimento e le grandezze fisiche.

Il digitale, invece, è un sistema relativamente nuovo. È stato sviluppato solo nel XX secolo, con l'avvento dei computer.

Negli ultimi decenni, il digitale ha gradualmente sostituito l'analogico in molti ambiti della tecnologia. Ad esempio: la fotografia, la musica, la televisione, ecc... al giorno d'oggi sono tutti sistemi digitali e non più analogici. In buona sostanza, l'analogico oggi è ancora utilizzato in alcuni ambiti, come la musica classica e l'audio professionale. Tuttavia, il digitale è il sistema di rappresentazione dell'informazione dominante nella maggior parte degli ambiti della tecnologia.

Conclusione

L'analogico e il digitale sono due sistemi di rappresentazione dell'informazione con caratteristiche diverse. L'analogico è più preciso, ma il digitale è più facile da elaborare ed archiviare. Negli ultimi decenni, il digitale ha gradualmente sostituito l'analogico in molti ambiti della tecnologia.

Ecco alcuni esempi specifici dell'evoluzione storica dell'analogico e del digitale in vari ambiti della tecnologia.
  • Audio: la registrazione audio analogica è stata sviluppata alla fine del XIX secolo. La registrazione audio digitale è stata sviluppata negli anni '60 e ha iniziato a sostituire la registrazione analogica negli anni '80.
  • Immagine: la fotografia analogica è stata sviluppata nel XIX secolo. La fotografia digitale è stata sviluppata negli anni '70 e ha iniziato a sostituire la fotografia analogica negli anni '90.
  • Televisione: la TV analogica è stata sviluppata negli anni '30. La televisione digitale è stata sviluppata negli anni '80 e ha iniziato a sostituire la televisione analogica negli anni '90.
  • Elettronica: i circuiti elettronici analogici sono stati sviluppati all'inizio del XX secolo. I circuiti elettronici digitali sono stati sviluppati negli anni '40 e hanno iniziato a sostituire i circuiti analogici negli anni '70.
Inoltre, l'evoluzione dell'analogico e del digitale è un processo in corso. È probabile che il digitale continuerà a sostituire l'analogico in altri ambiti della tecnologia nei prossimi anni.


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📡Fenomeni ondulatori

I fenomeni ondulatori sono molto comuni nella nostra vita quotidiana, ci riferiamo a diversi tipi di onde: sonore, luminose, sismiche, del mare, etc. Questi fenomeni sono caratterizzati da una propagazione di energia attraverso un mezzo senza che vi sia un trasferimento di materia.


Cosa hanno in comune le onde del mare, la luce, il suono, il calore del sole? Sono tutte onde! Ma cosa sono le onde? Come si propagano e come oscillano? Cosa hanno in comune la luce e il suono, così diverse eppure sempre onde! Cerchiamo di capirlo guardando questo breve e simpatico video introduttivo.


Prima di tutto occorre fare un'attenta distinzione tra le due tipologie di onde: trasversali o longitudinali.

Tratto da "Aula di Scienze" di Zanichelli.

Un'onda è:
  • trasversale quando gli elementi del mezzo materiale si spostano perpendicolarmente al moto dell’onda come ad es. quelle che si propagano lungo una corda tesa o quelle elettromagnetiche;
  • longitudinale quando gli elementi del mezzo materiale si spostano parallelamente al moto dell’onda come ad es. le onde di uno tsunami o quelle del suono che si propaga nell'aria.

Per studiare i fenomeni ondulatori, gli scienziati utilizzano diversi metodi. Uno dei metodi più comuni è l'osservazione. Osservando il comportamento delle onde, è possibile ricavare informazioni sulle loro caratteristiche. Ad esempio, osservando le onde del mare, è possibile notare che si propagano in linea retta, che possono essere riflesse e che possono essere deviate.

Un altro metodo importante per studiare i fenomeni ondulatori è l'analisi matematica. Le equazioni matematiche, basate sulla trigonometria, consentono di descrivere il comportamento delle onde in modo preciso. Ad esempio, l'equazione delle onde descrive la propagazione di un'onda sinusoidale (SinX) in un mezzo elastico.

👉Simulatore delle funzioni trigonometriche.


Infine, gli scienziati utilizzano anche strumenti di misura per studiare i fenomeni ondulatori. Ad esempio, per misurare la frequenza di un'onda sonora, si utilizza un microfono.


Caratteristiche delle onde

Le onde sono caratterizzate da alcune proprietà fondamentali, tra cui:
  • λLunghezza d'onda [m] che è la distanza tra due punti consecutivi della perturbazione che si ripetono periodicamente.
  • T - Periodo [s] che è il tempo dopo il quale il fenomeno ondulatorio si ripete in modo speculare.
  • νFrequenza [Hz] che è il numero di volte in cui la perturbazione si ripete in un secondo.
  • A - Ampiezza [m] che è la massima variazione della perturbazione dalla posizione di equilibrio.
  • V - Velocità di propagazione [m/s] che è la velocità con cui l'onda si propaga, ossia V=λ/T.
👉Simulatore forma d'onda.


Interazioni tra onde

Le onde possono interagire tra loro in diversi modi. I tipi di interazione più comuni sono:
  • Interferenza è il fenomeno per cui due o più onde si sommano tra loro. L'interferenza può essere costruttiva o distruttiva.
  • Riflessione è il fenomeno per cui un'onda viene respinta da una superficie.
  • Rifrazione è il fenomeno per cui la direzione di propagazione di un'onda viene modificata quando attraversa un mezzo diverso.
👉Simulatore di interferenza fra due onde.


Applicazioni dei fenomeni ondulatori

I fenomeni ondulatori hanno molte applicazioni pratiche. Ad esempio, le onde sonore vengono utilizzate per la comunicazione, le onde luminose vengono utilizzate per l'illuminazione e la visione, le onde elettromagnetiche vengono utilizzate per la radio, la televisione e la telefonia mobile.

Onda elettromagnetica dove notiamo il campo elettrico E ed il campo magnetico B che oscillano in fase perpendicolari tra loro e perpendicolari alla direzione di propagazione, il che la definisce un'onda trasversale

VIAGGIO NELLO SPETTRO ELETTROMAGNETICO
(Playlist YouTube)

LUCE = RAGVAIV (Rosso, Arancione, Giallo, Verde, Azzurro, Indaco e Viola)
LEGGI L'APPROFONDIMENTO


I fenomeni ondulatori sono anche importanti in molti campi della scienza, come la fisica, la chimica, la geologia e la biologia.


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N.B. Tutti i simulatori sopra riportati sono tratti dall'ottimo sito didattico Edutecnica.it.

🌌James Webb: come colora lo spazio?

"Pilastri della Creazione", dettaglio della Nebulosa Aquila (M16), JWST

Le immagini a colori dei telescopi spaziali come James Webb sono un potente strumento per la ricerca scientifica e ci permettono di esplorare l'universo in un modo mai visto prima. Capire come queste immagini vengono create ci aiuta ad apprezzare ancora di più la bellezza e la complessità del cosmo che ci circonda.

Le immagini mozzafiato che ci regala il telescopio spaziale James Webb (JWST) ci lasciano a bocca aperta, non solo per la vastità e la bellezza dell'universo che ci mostrano, ma anche per la ricchezza di colori. Ma come fa un telescopio a "colorare" lo spazio, se in realtà la luce che proviene da stelle e galassie è spesso invisibile ai nostri occhi? È tutta una questione di tecnologia applicata alla scienza!


La luce oltre il visibile

I nostri occhi percepiscono solo una piccola porzione dello spettro elettromagnetico, la cosiddetta luce visibile (λ = lunghezze d'onda tale che 400 nm < λ < 700 nm). I telescopi spaziali come Webb, invece, sono in grado di captare lunghezze d'onda che vanno dall'infrarosso (IR λ>700nm) all'ultravioletto (UV λ<400nm), permettendo di osservare fenomeni altrimenti invisibili.



I filtri

Per creare le immagini a colori, i telescopi spaziali utilizzano dei filtri speciali. Questi filtri consentono di isolare specifiche lunghezze d'onda della luce, associando ad esse un determinato colore. Ad esempio, un filtro può essere progettato per catturare la luce emessa dall'idrogeno, che viene poi tradotta in rosso nell'immagine finale.


Combinando le immagini

Combinando le immagini acquisite con diversi filtri, gli scienziati creano un'immagine a colori che rappresenta la distribuzione di diverse lunghezze d'onda all'interno dell'oggetto osservato.


Un esempio: la Nebulosa di Carina


Prendiamo la famosa immagine della Nebulosa di Carina (NGC 3372), ripresa da Webb. L'immagine combina tre diverse lunghezze d'onda:
  • Rosso - H: rappresenta l'emissione dell'idrogeno, l'elemento più abbondante nell'universo.
  • Verde - O: rappresenta l'emissione dell'ossigeno, un elemento importante per la formazione di stelle e pianeti.
  • Blu - LUX: rappresenta la luce visibile proveniente da stelle giovani e calde.
Combinando queste informazioni, gli scienziati ottengono una rappresentazione più completa e dettagliata della Nebulosa di Carina, che ci aiuta a comprendere meglio la sua composizione e la sua evoluzione.


Falsi colori

È importante sottolineare che le immagini a colori dei telescopi spaziali non sono sempre una rappresentazione realistica di come apparirebbe l'oggetto se lo potessimo osservare con i nostri occhi. In alcuni casi, i colori vengono assegnati in modo arbitrario per evidenziare determinate caratteristiche o per rendere l'immagine più visivamente accattivante. In questi casi, si parla di "falsi colori".


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venerdì 8 marzo 2024

🤖ROBOTECH: robot tecnologici della Gen-X

I cartoni animati con i mitici robottoni degli anni '70 e '80 erano davvero tecnologici! Basti pensare alle fenomenali sigle TV di Goldrake Ufo Robot, Mazinga, Daitarn III, Daltanious, Jeeg, ecc... Vediamo cosa cantavano noi bimbi della gloriosa Generazione X.

Iniziamo questa bella carrellata di sigle TV mettendo in evidenza le parti più tecnologiche.

Goldrake Ufo Robot

Si trasforma in un razzo missile,
con circuiti di mille valvole,
tra le stelle sprinta e va,
mangia libri di cibernetica,
insalate di matematica,
e a giocar su Marte va,
(...)
Raggi laser che sembran fulmini,
è protetto da scudi termici
(...)


Mazinga

(...)
Mazinga... (Bombe jet) Robot (Mazinga)
Mazinga... (Luce atomica) Robot
Mazinga... (Spirale perforante) Robot
Mazinga... (Lava atomica) Robot (Mazinga)
Mazinga... (Pugno atomico) Robot
Mazinga... (Pugni rotanti) Robot (Mazinga)
Mazinga... (Doppio laser) Robot
Mazinga... (Onda di fuoco) Robot (Mazinga)
Mazinga... (Razzi fotonici) Robot
Mazinga... (Doppio boomerang) Robot


Daitarn III

(...)
verso l’ignoto corre e va come un fulmine
e in aria si trasforma in un robot che ha un’arma
ha l’energia solare che è invincibile
(...)
Ed ora con l’aiuto del sole vincerò!


Daltanious

(...)
È Daltanious che ci aiuterà,
Superbalestra, frecce, spada, lame boomerang.
(...)
Con le astrogambe va,
E il suo leone in petto ruggirà,
Tutto disintegra quando gli girano
Le lame boomerang.
(...)

Jeeg

(...)
Jeeg va [ Jeeg va ] cuore e acciaio,
cuore di un ragazzo che
senza paura sempre lotterà
(...)

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